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Categories: Fisica

Fusione nucleare: arrivato in Francia il primo super-magnete di ITER

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Arrivati in Francia, dopo un mese di viaggio, al reattore nuovo sperimentale

Il primo dei 10 enormi magneti superconduttivi è arrivato, dopo quasi un mese di viaggio, all’Iter(International Thermonuclear Experimental Reactor) di Cadarache in Francia.

Il progetto riguarda la produzione di energia tramite fusione nucleare ed è costato oltre 20 miliardi di Euro.

La più grande superbobina (che ha una forma a ‘D’) mai realizzata in Europa, ha dimensioni notevoli: alta 17m, larga 9m e con un peso di circa 320 tonnellate.

Nella sua realizzazione sono state coinvolte numerose industrie italiane come Asg Superconductors, Simic ed il consorzio Icas, insieme all’Enea.

Il numero finale dei magneti sarà 18 di cui 10 (9+1 di ricambio) costruiti in Europa e gli altri 9 costruiti in Giappone.

Il compito di questi magneti sarà quello di riprodurre il processo di fusione nucleare generato da una stella come il nostro Sole, l’enorme campo magnetico imprigionerà gas ionizzato e plasma ad una temperatura di 150 milioni di gradi centigradi.

“L’arrivo del magnete è una grande soddisfazione e un segnale molto positivo per il progetto e per il sistema industriale italiano. Nonostante la congiuntura molto difficile, infatti, il cantiere Iter non si è mai fermato e il personale è stato addirittura incrementato”., sostiene l’ingegnere italiano a capo della costruzione dell’impianto Iter, Sergio Orlandi.

Il grande contributo dell’Italia

Questo supermagnete è stato realizzato in Italia, più precisamente nello stabilimento della Asg Superconductors di La Spezia, su commissione del consorzio europeo Fusion for Energy (F4E). La F4E è l’agenzia che gestisce gli appalti e le commesse per il progetto Iter. Il consorzio Icas, Criotec impianti, Tratos cavi ed Enea hanno progettato e realizzato i 5km di cavi superconduttori del magnete.

Antonio della Corte, presidente del consorzio Icas e responsabile Enea della sezione superconduttività: “Abbiamo vinto un bando internazionale da 50 milioni di euro di Fusion for Energy, e recentemente anche una commessa da 5 milioni di euro con il Cern”.

L’obiettivo del progetto Iter sarà quello di produrre 500MW (500 milioni di Watt) per sette minuti utilizzando la fusione nucleare. I costi per la realizzazione sono suddivisi tra i Paesi che partecipano alla sua realizzazione e cioè: Europa, Giappone, Stati Uniti, Russia, Cina, India e Corea del Sud. Il 45% dei costi saranno coperti dall’Europa e il restante diviso tra gli altri Paesi partecipanti.

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