Secondo uno studio pubblicato la scorsa settimana sulla rivista Scientific Reports, esiste una minuscola possibilità che Mercurio, il vicino più prossimo del nostro Sole, abbia tutto ciò di cui ha bisogno per ospitare la vita.
“È possibile che finchè ci fu acqua, le temperature sarebbero state appropriate per la sopravvivenza e forse l’origine della vita”, ha detto al New York Times il co-autore Jeffrey Kargel del Planetary Science Institute.
Nello studio, il team di ricercatori suggerisce che la superficie caotica del Mercurio non è il risultato di terremoti, come sostiene la teoria prevalente. Invece, sostengono, le crepe nella superficie sono piuttosto causate da sostanze volatili – elementi che possono rapidamente passare da uno stato a un altro come un liquido che si trasforma in un gas – ribollendo dal basso.
Volatili come l’acqua potrebbero fornire un ambiente idoneo alla vita sotterranea – la superficie è troppo calda, con una temperatura di circa 800 gradi Fahrenheit (circa 430°C) durante il giorno.
L’idea della vita su Mercurio richiederà molto tempo per essere approfondita, ma i ricercatori sono fiduciosi.
“Pensavo che il [co-autore] Alexis [Rodriguez] stesse seguendo un ipotesi folle”, ha detto Kargel al Times. “Ma più ho approfondito le prove geologiche e più ho pensato alla chimica e alle condizioni fisiche del pianeta, più ho capito che questa idea – beh, potrebbe essere pazza, ma non è del tutto.”
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