La NASA investe in prototipi finalizzati ad esplorare i crateri lunari ed asteroidi minerari

Utilizzare macchine per misurare, in tempi record, i crateri lunari e le risorse minerarie nello spazio potrebbe aiutare la NASA a stabilire una presenza umana prolungata sulla Luna, parte del più ampio approccio di esplorazione di Moon to Mars dell’agenzia. Due progetti sono stati confermati e sono i primi a far parte di Phase III nell’ambito del programma NIAC (Innovative Advanced Concepts) della NASA.

“Stiamo perseguendo nuove tecnologie nel nostro portafoglio di sviluppo che potrebbero contribuire a rendere l’esplorazione dello spazio profondo più indipendente dalla Terra utilizzando le risorse sulla Luna e oltre”, ha affermato Jim Reuter, amministratore associato della direzione della missione spaziale della NASA. “Queste selezioni di NIAC Phase III sono una componente di quella ricerca lungimirante e speriamo che nuove intuizioni ci aiutino a raggiungere più primati nello spazio”.

Phase III si propone di delineare un’architettura aerospaziale innovativa, incluso un nuovo approccio di missione, che potrebbe cambiare ciò che è possibile fare nello spazio. Ogni progetto riceverà fino a $ 2 milioni. Nel corso di due anni, i ricercatori perfezioneranno il concept design ed esploreranno gli aspetti dell’implementazione della nuova tecnologia. I progetti iniziali di Phase III sono:

Robotic Technologies Enabling the Exploration of Lunar Pits
William Whittaker, Carnegie Mellon University, Pittsburgh
Questo mission concept, chiamato Skylight, propone tecnologie per rilevare e modellare rapidamente i crateri lunari. Questa missione userebbe immagini ad alta risoluzione per creare un modello 3D dei crateri. I dati verrebbero utilizzati per determinare se un cratere può essere esplorato da missioni umane o robotiche. L’informazione potrebbe anche essere usata per mappare il ghiaccio sulla Luna, una capacità cruciale per le operazioni di superficie sostenute del programma Artemis della NASA. Sulla Terra, la tecnologia potrebbe essere utilizzata per monitorare autonomamente miniere e cave.

Mini Bee Prototype dall’architettura della missione Apis e la tecnologia di estrazione ottica
Joel Sercel, TransAstra Corporation, Lake View Terrace, California
Questo progetto propone un metodo di raccolta delle risorse degli asteroidi chiamato mining ottico. Il mining ottico è utile per scavare un asteroide ed estrarre acqua ed altri volatili in una sacca gonfiabile. Chiamato Mini Bee, questo concept mission mira a dimostrare che l’estrazione ottica, in combinazione con altri sistemi innovativi di veicoli spaziali, può essere utilizzata per ottenere propellente nello spazio. L’architettura proposta include prospezione, estrazione e consegna delle risorse.

La NASA ha selezionato le proposte di Phase III attraverso un processo di revisione che ha valutato l’innovatività e la fattibilità tecnica dei progetti proposti. Tutti i progetti sono ancora nelle prime fasi di sviluppo, ma questa fase finale è progettata per maturare le tecnologie in modo che possano essere trasferite al governo e all’industria per l’implementazione.

“Questo è il primo anno in cui la NASA ha offerto un’opportunità per la Phase III di NIAC e ci sono state molte proposte valide”, ha affermato Jason Derleth, dirigente del programma NIAC. “Abbiamo selezionato due proposte perché pensiamo che entrambe le tecnologie potrebbero avere un impatto positivo sul settore: siamo entusiasti che questi concetti tecnologici possano aiutare l’umanità a esplorare lo spazio in modi nuovi”.