Miliardi di persone rischiano che le temperature superino i limiti di sopravvivenza se la temperatura globale aumentasse di 1°C (1,8°F) o più rispetto ai livelli attuali, avverte un nuovo studio. Lo studio rileva che anche le persone giovani e sane potrebbero trovare un caldo insopportabile durante una parte dell’anno.
A far notizia: le regioni del Medio Oriente e dell’Asia meridionale “sperimenterebbero il peso di condizioni mortali o intollerabili”, hanno osservato i ricercatori. Verso la fascia più alta degli scenari di riscaldamento, “combinazioni potenzialmente letali di caldo e umidità potrebbero diffondersi” in aree che includono gli stati del Midwest degli Stati Uniti.
Perché è importante: lo studio, pubblicato lunedì sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, rileva che le temperature stanno aumentando e le ondate di calore stanno diventando “più frequenti, intense e più durature a causa dei cambiamenti climatici”.
Sì, ma: la soglia dell’Accordo di Parigi non verrà veramente superata finché quel livello più alto non verrà mantenuto per circa 30 anni.
Cosa hanno fatto: i ricercatori hanno modellato scenari di temperatura che vanno dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi di 1,5°C di riscaldamento fino a 4°C e hanno identificato le regioni più a rischio di aumento di calore e umidità per lo studio.
Cosa hanno scoperto: secondo lo studio, le regioni che si prevede saranno le più colpite in scenari che raggiungono i 2°C sono le regioni equatoriali e del Sahel dell’Africa e della Cina orientale. I ricercatori sottolineano che questo è “un risultato realizzabile entro la fine del secolo, forse prima, senza drastiche riduzioni delle emissioni di gas serra”.
Zoom indietro: lo studio rafforza altre ricerche recenti che mostrano che i limiti della sopravvivenza umana sono messi in discussione in alcune parti del mondo ai livelli attuali o più elevati di riscaldamento. Uno studio separato dello scorso anno metteva in guardia dall’emergere di una “cintura di calore estremo” dal Texas all’Illinois.
Of note: Preliminary data from the Copernicus Climate Change Service shows the global average surface temperature for June through August was the hottest on record, as studies show climate change boosted the deadly heat in the U.S. and Europe.
La conclusione è: “In futuro, gli estremi di caldo umido si troveranno al di fuori dei limiti dell’esperienza umana passata e oltre le attuali strategie di mitigazione del calore per miliardi di persone”, secondo lo studio.
Quello che dicono: “Questo sarà un punto di riferimento fondamentale per gli studi futuri”, ha detto alla Reuters la scienziata dell’atmosfera Jane Baldwin dell’Università della California Irvine, che non è stata coinvolta nella ricerca.
“Sfortunatamente, il quadro è un po’ più cupo di quello che si sarebbe ottenuto con il limite di 35°C.”
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