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Intelligenza artificiale: I ricercatori addestrano l’IA per rilevare i bot di Twitter

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I ricercatori hanno sviluppato un sistema basato sull’intelligenza artificiale (AI) per rilevare i robot di Twitter dopo aver identificato le differenze nel loro comportamento a breve termine rispetto agli umani sulla piattaforma dei social media.

I robot (Bot) sono account del social media che sono controllati da software artificiale piuttosto che da umani e servono per una varietà di scopi dall’aggregazione di notizie all’assistenza clienti automatizzata per i rivenditori online.

Tuttavia, i robot sono stati recentemente messi sotto i riflettori in quanto vengono regolarmente impiegati su larga scala sui social media per manipolare l’opinione pubblica, come durante le campagne elettorali.

Sorprendentemente, i robot migliorano continuamente per imitare sempre di più il comportamento che gli esseri umani mostrano in genere sui social media”, ha dichiarato il co-autore dello studio Emilio Ferrara, professore associato presso l’Istituto di scienze dell’informazione dell’Università della California del Sud negli Stati Uniti (University of Southern California Information Sciences Institute).

“Ogni volta che identifichiamo una caratteristica che riteniamo prerogativa del comportamento umano, come il coinvolgimento su argomenti di interesse, scopriamo presto che i bot open source di nuova concezione possono ora imitare tali comportamenti”, ha detto Ferrara.

Il nuovo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Physics ha rivelato la presenza di tendenze comportamentali a breve termine negli umani che sono assenti nei bot dei social media.

In questo lavoro, i ricercatori hanno studiato come il comportamento di umani e robot è cambiato nel corso di una sessione di attività utilizzando un ampio set di dati Twitter associato a recenti eventi politici.

I ricercatori hanno scoperto che gli esseri umani hanno mostrato un aumento della quantità di interazione sociale nel corso di una sessione, illustrato da un aumento della frazione di retweet, risposte e numero di menzioni contenute in un tweet.

Ma con il progredire della sessione, la lunghezza media dei tweet da parte degli umani è diminuita.

Si ritiene che queste tendenze siano dovute al fatto che man mano che le sessioni avanzano, gli utenti umani si stancano e hanno meno probabilità di intraprendere attività complesse, come la composizione di contenuti originali.

Un’altra possibile spiegazione può essere data dal fatto che col passare del tempo, gli utenti sono esposti a più post, aumentando quindi la loro probabilità di reagire e interagire con i contenuti.

In entrambi i casi, è stato dimostrato che i robot non sono interessati da tali considerazioni e in questi non è stato osservato alcun cambiamento comportamentale, afferma lo studio.

I ricercatori hanno utilizzato questi risultati comportamentali per istruire un sistema di classificazione per il rilevamento dei bot e hanno scoperto che il modello completo, comprese le caratteristiche che descrivono le dinamiche di sessione, ha significativamente superato il modello di base nella sua accuratezza del rilevamento dei bot.

Questi risultati evidenziano che il comportamento degli utenti sui social media si evolve in modo misurabilmente diverso tra robot e umani durante una sessione di attività e suggerisce anche che queste differenze possono essere utilizzate per implementare un sistema di rilevamento di bot o per migliorare quelli esistenti.

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L. Zanoner

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