Giove è composto da enormi tempeste e per poter guardare sotto la coltre di nubi sono necessari sforzi collettivi della sonda spaziale Juno, del telescopio spaziale Hubble e del telescopio Gemini North a terra nelle Hawaii. Immagini combinate da queste fonti hanno prodotto immagini sbalorditive che hanno esposto le continue tempeste di Giove.
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La CNN ha menzionato tre metodi per osservare Giove che utilizzano diverse lunghezze d’onda per creare immagini. Hubble utilizza la luce visibile e ultravioletta mentre Gemini utilizza l’infrarosso termico. Juno cattura i segnali radio dai fulmini nelle tempeste di Giove. Chiamati anche “sferici” e “fischi”, questi segnali radio possono essere usati per mappare i fulmini anche sotto le pesanti nuvole di Giove.
Sferics è l’abbreviazione di atmosfera, mentre i fischi prendono il nome dal loro tono sibilante.
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A distanza, Hubble e Gemini forniscono osservazioni chiare, che possono interpretare le vedute ravvicinate di Juno su Giove.
Le tempeste di Giove sono mostruose con nuvole temporalesche che possono estendersi per 40 miglia dalla base alla cima, che è cinque volte l’altezza delle nuvole temporalesche della Terra. Un fulmine di Giove trasporta fino a tre volte l’energia del fulmine più potente che colpisce sulla Terra.
“Il radiometro a microonde di Juno indaga in profondità nell’atmosfera del pianeta rilevando le onde radio ad alta frequenza che possono penetrare attraverso gli spessi strati di nuvole”, ha affermato Amy Simon.
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Quanta acqua ha Giove?
Tre tipi di nuvole si incontrano nelle tempeste, tra cui nuvole di vapore di acque profonde, enormi torri convettive di aria umida come nuvole temporalesche sulla Terra e aree chiare sottostanti a causa dell’aria secca.
I fulmini si verificano nelle nuvole di acque profonde a causa della convezione umida. I fulmini di Giove e le grandi tempeste si formano sia dentro che intorno a grandi celle sotto nuvole profonde e umide.
“Gli scienziati tengono traccia dei fulmini perché è un marker di convezione, il turbolento processo di miscelazione che trasporta il calore interno di Giove fino alle cime delle nuvole visibili”, dice lo scienziato planetario Berkeley Michael Wong in una nota.
Un Ciclone delle dimensioni del Texas scoperto su Giove
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Trovare fulmini nelle nuvole può aiutare i ricercatori a conoscere meglio quanta acqua c’è nell’atmosfera di Giove. Comprendere l’atmosfera e il contenuto d’acqua del pianeta può rivelare come si sia formato il pianeta.
Mentre le missioni spaziali senza pilota hanno già visitato Giove, i ricercatori hanno ancora molte domande su come si sia formato il gigante gassoso e sui processi che si verificano sul pianeta.
Sia il supporto di Hubble che Gemini forniscono anche ai ricercatori una finestra sul tempo di Giove come, ad esempio, i modelli di vento, onde atmosferiche e cicloni, nonché i suoi gas e calore.
“Questo è il nostro equivalente di un satellite meteorologico”, ha detto Simon aggiungendo che possono finalmente iniziare a guardare i cicli meteorologici.
L’Occhio rosso di Giove, la Grande Macchia Rossa
Il lavoro di squadra di osservazione è stato anche utilizzato per analizzare la tempesta più nota di Giove, la Grande Macchia Rossa. Le immagini della tempesta in corso vengono rinviate da Juno e altre missioni hanno rivelato caratteristiche oscure che si evolvono all’interno della tempesta. Tuttavia, i ricercatori non erano sicuri se le caratteristiche fossero causate da un vero materiale scuro nelle nuvole o dai buchi nelle nuvole che mostravano gli strati sottostanti.
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La combinazione delle immagini di Hubble della luce visibile della tempesta con le osservazioni a infrarossi di Gemini mostra i buchi scuri nel livello della nuvola. Alla luce visibile, questi appaiono scuri, ma nell’infrarosso termico, i ricercatori possono vedere i buchi che rivelano la luminosità del calore di Giove che fuoriesce nello spazio. Di solito, questo è bloccato dalle enormi nuvole di Giove.
All’infrarosso, i caldi strati di Giove profondi sotto le nuvole sembrano brillare attraverso i vuoti delle nuvole.
“È un pò come un jack-o-lantern (ndr. la zucca di Halloween nella tradizione anglosassone)”, ha detto Wong. Ha anche notato che questa brillante luce a infrarossi proviene da parti libere da nuvole, “dove ci sono nuvole, è buio nell’infrarosso”.
I segreti della Grande Macchia Rossa
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La diversa lunghezza d’onda delle immagini della Grande Macchia Rossa di Giove rivela i suoi segreti.
Usando “Lucky Imaging”, vengono scattate molte immagini nitide a breve esposizione quando l’atmosfera della Terra è momentaneamente stabile. Questo ha creato le immagini più nitide di Giove prese dalla Terra. “Queste immagini competono con la vista dallo spazio”, ha detto Wong.
Con una risoluzione di 300 miglia, il telescopio Gemini può persino spiegare i due fari delle auto di Miami visti da New York City.
